7th April 2014
La Regina incontra il Presidente Napolitano
Le relazioni sono importanti. Ieri ho avuto l’onore di accogliere a Roma Sua Maestà la Regina per due incontri privati con il Presidente italiano Giorgio Napolitano e Papa Francesco – incontro, quest’ultimo, in cui l’ha accompagnata l’Ambasciatore britannico presso la Santa Sede, Nigel Baker. Ho avuto il privilegio di viaggiare con Sua Maestà sul volo che la ha portata qui per la sua quarta visita in Italia dopo quelle del 1961, 1980 e 2000. Quante cose sono cambiate da quella prima visita di 53 anni fa, e quanto si sono fatti più stretti i legami tra i nostri due Paesi! L’albero che la Regina piantò allora nel giardino della residenza di Villa Wolkonsky ormai è alto cinque piani.
Quella di ieri è stata la prima visita della Regina all’estero dal viaggio in Australia del 2011. Non ho parole per sottolineare quanto sia positivo che la Regina abbia scelto di venire in Italia. Si tratta di eventi davvero rari: vi basti sapere che in 35 anni di carriera diplomatica è solo la prima volta che mi accade di ospitare una visita della Regina. Non solo: la Regina sarebbe dovuta venire in Italia nel marzo dello scorso anno, ma la visita ha dovuto sfortunatamente essere cancellata. È stato poi uno scherzo del destino elettorale a volere che nell’aprile dello scorso anno il Presidente Napolitano fosse rieletto per un secondo mandato, una circostanza senza precedenti che ha reso possibile riorganizzare la visita.
Questa visita è un segno dello stretto rapporto a livello personale tra i due Capi di Stato, che si conoscono da molti anni, e che dall’insediamento del Presidente Napolitano al Quirinale nel 2006 si erano già incontrati quattro volte, sempre a Londra. In occasione del mio primo incontro con lui mi colpì apprendere che nel suo ufficio il Presidente Napolitano avesse solo tre fotografie: una della sua famiglia, una del Papa e una della Regina. L’ultimo incontro tra il Presidente e la Regina prima di quello di ieri risaliva alla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Londra. In quella occasione, il Presidente Napolitano fu l’unico spettatore a cui fu concesso il privilegio di giungere alla cerimonia con la propria vettura dopo il ricevimento tenutosi a Buckingham Palace. Diversamente da quel giorno, però, ieri a Roma la Regina è arrivata in auto, e non con il paracadute!
Al centro dell’incontro al Quirinale, un pranzo privato con dieci ospiti. Il menu prevedeva un risotto, poi agnello e infine un dessert con cioccolato e amaretti originario del nord Italia, il Bonèt. Il pranzo si è tenuto nella sala del Torrino, nel punto più alto del palazzo del Quirinale, che offre una magnifica vista a 360 gradi su tutta Roma. Con un tempismo perfetto, proprio mentre salivamo le scale per raggiungere il Torrino è uscito il sole.
Il pranzo è stato la rappresentazione di un vero e proprio microcosmo delle relazioni tra Italia e Regno Unito. Molti e stretti legami uniscono i nostri due Paesi: quello italiano è l’ottavo mercato per volume di esportazioni dal Regno Unito; le città britanniche sono piene di pizzerie e ristoranti italiani; nel Regno Unito ci sono più di 200mila persone di madrelingua italiana; e potrei continuare con molti altri esempi. L’Italia continua ad avere un’enorme influenza sulla nostra cultura (arte, storia, moda, auto veloci…). Qualche giorno fa a Londra, ho partecipato all’inaugurazione della mostra del Victoria & Albert Museum che celebra 70 anni di moda italiana insieme a Matteo Renzi, nel corso della sua visita a Londra.
Il livello di interesse dei media per la visita della Regina è una prova concreta dell’impatto che può avere un evento come questo, anche quando il programma non prevede alcun impegno pubblico. La visita ha rappresentato un’occasione straordinaria per rafforzare le relazioni tra Italia e Regno Unito in un momento molto importante: quello in cui l’Italia si prepara ad assumere la Presidenza dell’Unione europea per la seconda metà del 2014.